
Pubblichiamo l’intervista apparsa in questi giorni sul Blog Prontopro.it
Qui di seguito vedremo quanti tipi di parquet esistono, la differenza tra il vero parquet e quelli in laminato,e come prendersi cura del proprio parquet.
Come è nata la sua attività?
Ho cominciato nel 1987 come apprendista , col passare del tempo ho intrapreso il cammino da solo in modo da poter lavorare in completa autonomia e potendo così perfezionare a mio piacimento le tecniche di lavoro. Si sono aggregati poi mio fratello Manuele e mia moglie Silvia. Nel 2008 ho partecipato alla gara di posa organizzata da AIPPL e Federlegno Arredo all’ interno di made expo a Milano, dopodiché sono entrato a far parte dell’AIPPL Associazione Italiana Posatori Pavimenti in Legno, questo ci ha dato e continua a darci tanto in termini di formazione ed informazione sul nostro settore.
Qual’è la differenza tra i diversi tipi di legno?
Come prima cosa voglio sottolineare che quando parliamo di parquet parliamo di pavimento in legno, e il parquet in legno non va confuso con il finto parquet in laminato. Questi “finti parquet” danno l’impressione sia visiva che tattile di essere fatti in legno, ma in realtà sono fatti di laminato o fibrolegno, e di conseguenza sono più economici ma valgono molto meno sia in termini di prestigio che di qualità.
Inoltre voglio sottolineare che il vero pavimento in legno è quello che, predefinito o massiccio, è possibile levigare nel tempo riportandolo così a nuova vita.
La varietà di specie legnose è così vasta da poter soddisfare qualsiasi gusto, come se non bastasse esistono colorazioni e lavorazioni in grado di ottenere qualunque effetto si voglia, inoltre se guardiamo la praticità d’uso, possiamo dire che ci sono legni più o meno duri, adatti o meno al riscaldamento sotto il pavimento o a subire certe lavorazioni o colorazioni.
I pavimenti in legno sono più delicati rispetto agli altri?
I pavimenti in legno non possono avere la durezza di un marmo, ma con la giusta finitura, l’utilizzo di prodotti di manutenzione idonei non hanno nulla da invidiare ai pavimenti “freddi” come piastrelle, marmo o finto legno.
Ricordiamoci poi che a differenza di altri materiali, lo si può rigenerare!
Quanti tipi di parquet esistono?
Sostanzialmente esistono due grandi famiglie di parquet : i massicci e gli stratificati
Il massiccio, quindi tutto legno della stessa specie legnosa, si suddivide in disegni ed elementi singoli
I disegni possono avere forme geometriche che si ripetono con uno o più tipi di legno o addirittura vere e proprie opere d’arte create da un laser che taglia i singoli pezzi guidato da un programma appositamente creato, con questo sistema si possono creare rosoni, greche o un disegno creato apposta per coprire l’intera superficie da pavimentare
In edifici importanti dei paesi nordici dell’est possiamo ammirare tali creazioni
Parlando sempre di massiccio troviamo le cosiddette “tavolette”e ragioniamo in mm con misure che a seconda del produttore possono variare: il lamparquet con dimensioni di 10/12 di spessore per una larghezza dai 50 ai 70 per 250/500 di lunghezza o più se maschiato, il listoncino spessore 14 largh. 70/90 per 450/700 o più se maschiati, il listone maschiato con spessore di 14/15/20 per una largh. da 90/120 per 500/1200 e poi il superlistone spessore 20/22 per 100/150 per 500/1800 circa
Naturalmente la dimensione dell’ elemento varia in base al tipo di legno, esempio: se posso avere un lamparquet di rovere, legno molto stabile, da 10 mm largo 70 e lungo 500, per le stesse dimensioni in olivo, legno nervoso, dovrò avere almeno uno spessore di 14 mm.
Tutti questi vanno posati incollati, levigati e finiti in opera.
Parlando di stratificati o più comunemente chiamati prefiniti, le cose sono un po’ diverse.
Abbiamo il prodotto a 2 o 3 strati.
Il prodotto a due strati solitamente è costituito dal supporto in abete o multistrato e legno nobile che generalmente è di 4 mm, va generalmente posato incollato, anche se alcuni fornitori lo certificano anche per la posa flottante, le dimensioni vanno dai 9 ai 15 mm di spessore, larghezze da 60 a 200 e lunghezze da 350 a 2400.
Il tre strati invece è composto da legno nobile, intermezzo in genere di abete e strato di controbilancia tura. I vari strati cambiano di spessore a seconda del prodotto, della provenienza e del fabbricante.
Qui abbiamo misure generalmente importanti, spessore dai 15 ai 20 mm e più, larghezze dai 9 ai 350 mm con lunghezze dai 900 ai 3000 mm e più da posare incollato o flottante
Questi prodotti vengono generalmente posati già finiti, ma in alcuni casi possono essere posati grezzi e finiti in opera.
Quali accortezza si devono avere dopo avere posato il parquet?
Una volta posato un parquet necessita di alcune piccole attenzioni.
Logicamente sabbia e terra non vanno d’accordo con lo strato di protezione del parquet, quindi uno zerbino è d’obbligo all’ingresso, tuttavia esistono prodotti di manutenzione in grado di sopperire ad eventuali graffi o usura.
Altra cosa fondamentale è l’umidità dell’aria che dovrebbe essere compresa tra il 45% ed il 65% e la temperatura che non dovrebbe mai essere inferiore ai 15°.
Detto questo il parquet può essere posato in qualsiasi locale della casa, ufficio o negozio, la cosa essenziale è sapere cosa, dove e come… mi spiego meglio, a seconda della destinazione d’uso un buon parchettista vi saprà consigliare tipo di legno, dimensioni, tipo di posa, finitura, manutenzione.
Ringraziamo Luigi Cappello per aver risposto alle nostre domande.